lunedì, febbraio 12, 2007

TORNA LOST! E ANCHE LE TEORIE...

Mercoledì scorso, in America, è finalmente ripartita la corsa di LOST. Una ripresa che segue l’intervallo di qualche mese voluto dalla produzione dopo la messa in onda della sesta puntata della terza stagione. Una pausa che ha messo a dura prova la passione di molti spettatori affezionati anche nel nostro paese. Sì, perché LOST continua bene o male a essere un fenomeno mediatico senza precedenti, e la corsa agli episodi freschi di trasmissione, in lingua originale, continua febbrile. Si moltiplicano adesso anche le voci contraddittorie sul destino di questa serie. Secondo un articolo pubblicato su Corriere.it (Attenzione! Prima di leggerlo, tenente conto che, per chi non ha ancora visto la seconda stagione, questo articolo contiene numerosi spoiler), l’intervallo tra il sesto e il settimo episodio, avrebbe fatto parte di una strategia di marketing volta a valutare l’audience e a decidere se realizzare una quarta stagione o terminare la serie con la terza. Gli ascolti statunitensi non sembrano aver premiato questa prima parte del terzo atto della saga dei naufraghi, e qualche voce comincerebbe a ventilare l’ipotesi che LOST giungerà a termine con la stagione attualmente in corso. Voce, già confutata dall’esegesi di fans della prima ora e blog televisivi, che, lette le fonti ufficiali, affermano che – calo di ascolti, a parte – la quarta stagione si farà comunque.
Per qualcuno potrà anche essere una buona notizia. Io non ne sono molto sicuro. E’ vero, la settima puntata introduce spunti nuovi e scardina il punto di vista della serie avuto nelle stagioni precedenti. Ma lo fa sommando nuovi interrogativi ai mille già esistenti, presentando l’ormai consueto mix di fantascienza, complotti e paranormale, che se da un lato ha affascinato tanti spettatori, comincia a rendere tutto troppo vago, e alla lunga indigesto.
Dopo le decine di ipotesi sui misteri dell’isola formulate dagli appassionati, tutte regolarmente smentite dagli autori della serie, il rischio delusione diventa veramente alto. E se i personaggi centrali conservano il loro carisma, e i nuovi arrivati presentano situazioni intriganti, è pur vero che un racconto per essere realmente efficace, ha bisogno di un ingrediente fondamentale: un finale raggiunto con ritmo.
Attualmente LOST è come un muscolo teso allo spasimo che sostiene il peso dell’attenzione guadagnata. Il tempo di resistenza massima è tutto da vedere. Ma converrebbe mettere giù lo strumento ginnico con eleganza, magari con un sorriso al proprio pubblico, anziché lasciarlo poi cadere di schianto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Blogger,
non trovando una mail alla quale risponderti,
e volendo proporti un servizio che
probabilmente Ti interesserà,
Ti chiedo di contattarmi a info@vascoblog.com.
Ciao