Non è facile trovarlo, ma la visione vale la fatica della ricerca. E' "Kondom des Grauens" ("Killer Condom" il titolo per l'edizione internazionale) tratto ovviamente da "Il Condom Assassino", divertente romanzo a fumetti di Ralf Konig, edito in Italia da Mare Nero. Il film è una produzione tedesca del 1996, diretto da Martin Walz e interpretato, tra gli altri, da Udo Samel (bravo attore dal curriculum di tutto rispetto, presente anche nel recente "Palermo Shooting" di Wim Wenders) che incarna il personaggio dell'ispettore Luigi Mackeroni in modo semplicemente perfetto. Il film, che racconta la lotta di un ruvido poliziotto siculo-americano gay contro un misterioso e vorace preservativo carnivoro, fu distribuito sul mercato internazionale dalla famigerata Troma, che lo diffuse anche nel nostro paese direttamente in videocassetta con sottotitoli in inglese. Inutile dire che reperirlo non è facilissimo.
Oggi, dopo qualche giorno di fatica del sottoscritto, i sottotitoli italiani di questo bizzarro film hanno visto la luce. Finalmente ho potuto gustarlo, e posso dire che il giudizio è positivo. La pellicola è briosa, Udo Samel carismatico e tutto il cast affiatato. La curiosità più succulenta consiste nel fatto che il "mostro" e parte delle scenografie portano addirittura la firma illustre di H.R. Giger, artista noto anche per essere il "creatore" del mitico Alien.
La pellicola ripropone abbastanza fedelmente le situazioni e i personaggi visti nel fumetto di Konig, ma si prende nello stesso tempo delle significative libertà, approfondendo l'origine della creatura (cosa che nel fumetto rimane avvolta nel mistero) e impostando il racconto come un pamphlet contro l'omofobia, sia pure attraverso la lente della commedia grottesca. Sforzo apprezzabile anche oggi, visti i tempi di intransigenza cattolica e di moralismo d'accatto, che fanno risultare questo film degli anni 90 una pellicola incredibilmente attuale. L'ambiente gay e del sesso estremo è descritto con toni surreali e farseschi che infondono alle trasgressioni mostrate un tocco di divertita innocenza.
Una menzione particolare merita il protagonista, l'attore Udo Samel, volto noto del cinema tedesco. Bravo, intenso, ironico e affascinante. Leggete il fumetto, vedete il film, e non riuscirete più a immaginare un detective Mackeroni diverso. Il portale del cinema "MyMovies", nella biografia dedicata all'attore, a proposito di "Killer Condom" si esprime così: "...nel 1996 prende parte a uno dei film peggiori di tutta la storia del cinema: Killer Condom / storia di un preservativo assassino (sob!)". Il tono del commento, compreso quell'irritante "sob!" tra parentesi, tradisce un sottotesto decisamente snob per non dire omofobo (successivamente, viene detto che l'attore per "ripulire" la sua immagine torna a girare film d'autore). Ne emerge anche una discreta superficialità. E' evidente che chi scrive non ha idea di chi sia Ralf Konig, dell'importanza del suo ruolo nell'ambito della cultura fumettistica (non solo a tema gay) e dei contenuti sociali celati nell'opera. Viene sottovalutato il messaggio metaforico del racconto grottesco (la paura dell'Aids, la paura del sesso, il fanatismo puritano, l'odio irrazionale contro i diversi) per arenarsi in un atteggiamento intellettualoide che equipara "Killer Condom" a prodotti molto più modesti come "Il ritorno dei pomodori assassini". Triste.
"Kondom des Grauens" non sarà un capolavoro, ma è un film godibilissimo, che diverte e si fa ricordare.
Consigliato, in questo periodo zeppo di remake inutili e pomposi action movie statunitensi.
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