giovedì, settembre 01, 2011

L'armadio


Questo intrigante cortometraggio, intitolato L'armadio, porta la firma di Gabriele Albanesi, giovane regista romano noto per avere finora firmato ben due pellicole horror indipendenti: Il bosco fuori (2006) e Ubaldo Terzani Horror Show (2011). Pellicole indie che hanno suscitato consensi altalenanti e reazioni variegate, riuscendo a ritagliarsi comunque una discreta fetta di visibilità (in America, Il bosco fuori è stato distribuito da Sam Raimi). Gabriele Albanesi è senz'altro un autore coraggioso a cimentarsi con il controverso rilancio dell'horror in una cinematografia - la nostra - che da decenni ha bandito i titoli di genere dai propri schermi, lasciando filtrare ogni tanto qualche fugace lampo sperimentale. Con i film suddetti, girati entrabi con un budget ridottissimo, Albanesi è stato in grado di dimostrare che il talento non gli manca. Tantomeno gli difettano la passione o le giuste maestranze. In entrambi i titoli della sua filmografia gli effetti speciali sono curati da Sergio Stivaletti, che ricordiamo per i suoi interventi tecnici in Dellamorte Dellamore (Michele Soavi, 1994), Dèmoni (Lamberto Bava, 1985), e per numerose collaborazioni con Dario Argento. Tuttavia il pubblico è diviso tra chi considera Albanesi un promettente alfiere del genere rinnovato in terra italica e chi un regista poche spanne sopra la sufficienza. La verità, come spesso accade, si trova probabilmente nel mezzo. Nelle intenzioni: buone ma a volte non del tutto compiute. Nella confezione: professionale, ma in qualche caso non abbastanza curata.  

L'armadio è il primo corto diretto da Gabriele Albanesi nel 2002. Lavoro d'esordio che venne apprezzato e prodotto dai Manetti Bros, in seguito produttori anche dei successivi film del regista. L'armadio, contiene a nostro avviso sia i pregi che le ombre di quello che sarebbe stato il cammino di Albanesi negli anni successivi. La sensazione è quella di un piatto sapido, che non dispiace, ma che a tratti confonde lasciando emergere un sapore sospetto. Di una materia, cioè, potenzialmente efficace, ma in cui qualcosa non quadra, finendo con il lasciare perplessi, nonostante gli scossoni e le sorprese non manchino. Parlarne apertamente senza prima aver visto il filmato sarebbe uno spoiler da fucilazione. Limitiamoci pertanto a dire che L'armadio è un corto abbastanza curato, ma per certi versi... anche truccato. Una scelta di regia più audace, che avesse fatto ricorso a sfumature più raffinate (anche se il fatto oggettivo di un protagonista bambino, per quanto espressivo, avrebbe complicato ovviamente le cose), avrebbe potuto portare a un risultato più vicino alla perfezione, ed evitato le critiche più prevedibili. La storia è semplice. Un bambino nella sua cameretta, di notte, è svegliato bruscamente da strani, sinistri rumori che sembrano venire dall'interno di un armadio. Che cosa sarà mai?
Buona visione.




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