giovedì, dicembre 08, 2005

Un nuovo artista ursino


E' sempre con piacere che vedo emergere nuovi artisti. Soprattutto in un panorama fumettistico per lo più piatto e omologato come quello italiano. Se poi si tratta di un autore ursino (o gay bear), dedito cioè all'estetica dell'uomo pingue e peloso, il mio entusiasmo è grande.
Voglio dedicare due parole a Mauro Padovani, disegnatore e autore di fumetti autoprodotti come "Bullet & Justine", "White Squaw" e "Snuff Night", pubblicati dietro sua personale iniziativa in collaborazione con la libreria di Genova "Annexia".
Mauro (che oggi è anche un amico) ha espresso finora la sua personale visione dell'eros e della bellezza mediante lo strumento del sesso violento. Afferma di avere tratto ispirazione dalla letteratura di De Sade e dai fumetti estremi e provocatori di Miguel Angel Martin (autore del famigerato PSYCHOPATHIA SEXUALIS, edito in Italia dalle edizioni Topolin).
Per quanto rispettoso dei referenti artistici da lui stesso citati, a mio avviso i fumetti di Padovani (sia pur estremi, violenti e dichiaratamente pornografici) non hanno le atmosfere malsane e intellettualmente provocatorie di Martin. La violenza che rappresenta è a mio parere più vicina a un innocuo effetto splatter (laddove Martin sprofonda nell'orrore della perversione più spinta a livello psicologico oltre che visivo) ed è riconducibile più agli spettacolari deliri erotico-sanguinari di Tim Vigil (geniale coautore, insieme a David Quinn dell'affascinante "Faust", fumetto parzialmente inedito in Italia (eccetto una breve edizione subito chiusa) e ispiratore del patinato e ben più commerciale "Spawn").
I disegni di Mauro Padovani hanno una forza straordinaria, dark e pulp come pochi. Finora ha espresso la propria poetica gay inserendola in racconti dalla forte componente eterosessuale, usata quasi come un cavallo di Troia per esprimere liberamente il proprio senso del bello. L'ursinità trasborda dalle sue tavole a ogni pagina. La bellezza femminile, che Mauro tratteggia abilmente, cede il passo all'estetica omosessuale dell'uomo corpulento, dalla figura paterna, a volte bonaria a volte risoluta e sensuale.
Naturalmente non sono mancate le frecciate inopportune da parte di personaggi bacchettoni del fumetto italiano. Ma il lavoro di Mauro è tosto. Si autoproduce per essere libero e grazie a lui il mondo degli orsi italiani oggi è più ricco e fa un passo in più verso la costruzione di una propria peculiare cultura.
Continua così, Mauro.
Per info (www.mauropadovani.com)

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