venerdì, maggio 18, 2007

SPIDER-MAN: Non c'è TRE senza QUATTRO?

Finalmente ho visto l'attesissimo "Spider-Man 3". Dopo settimane passate ad ascoltare critiche pessime, ho potuto ammirare il nuovo capitolo cinematografico sulle avventure dell'Arrampicamuri firmato da Sam Raimi.

Ok. Dovrei esprimere il mio parere, adesso. Opinione che sarebbe facile sintetizzare con un "Ummm..." molto da fumetto.

Non voglio ripetere commenti già scritti o sentiti, non è il caso. La mia osservazione (molto stringata) sarà dunque la seguente.

E' imbarazzante vedere un film che si propone di essere introspettivo, attento a disegnare le psicologie dei suoi personaggi (con tanta melassa di sopra) e si perde in un bicchiere d'acqua quando si tratta di fornire logica e serietà alle trame principali (prima su tutte quella del simbionte). Tra inopportune citazioni da "The Mask" e cliché ormai stucchevoli ereditati dalle due pellicole precedenti (la pupa in ostaggio del villain, spenzolata su vertiginose altezze), "Spider-Man 3" sembra quasi rinunciare a dar vita a un vero film, diventando una mera rappresentazione di icone marvelliane tenute insieme da un inconsistente tessuto connettivo.
Tanta carne al fuoco per un risultato finale fatto soprattutto di fumo e di poco arrosto bruciacchiato.

Dal momento che pare si stia già discutendo di un quarto episodio, non è difficile (vista la piega) immaginare sin da ora una possibile trama. Eccola.

Il dottor Curt Connors, nel corso di un esperimento sulle lucertole, si trasforma in Lizard. La sua ricerca è mirata a far ricrescere il suo braccio mancante, ma Peter Parker (non importa come) resta coinvolto nel pasticcio, e dall'esperimento prende vita un suo clone (convinto in tutto di essere il Peter originale) che gli complicherà non poco l'esistenza con la fidanzata, la zia, il Daily Bugle. Nel frattempo, un avventuriero che si fa chiamare Kraven il Cacciatore arriva a New York con l'intento di sfidare l'Uomo Ragno. Lizard rapirà Mary Jane (immaginate le lappate di linguaccia bifida) in stile "Mostro della Laguna Nera" e la condurrà nella sua tana (non so dove, ma di sicuro molto, molto in alto). Naturalmente, tra una scazzottata e l'altra, ci saranno tante lacrime e strette di mano tra Peter e il suo clone (che - a causa di un intervento destabilizzante di Kraven - morirà eroicamente nel finale, salvando Mary Jane) e lo stesso dottor Connors, una volta che il buon cuore di Peter Parker sarà riuscito a far riemergere l'essere umano dal lucertolone.

Che ne dite? Ce n'è per tutti i gusti. Potrei anche aver colto nel segno.
In definitiva, "Spider-Man 3" presenta la logica di certi cartoni animati degli anni settanta, volti a mostrare personaggi e eventi spettacolari senza la preoccupazione di giustificarli veramente.
E' un peccato che la serie abbia preso questa piega.

1 commento:

Sergio Algozzino ha detto...

si parla di carnage purtroppo sig...
e ovviamente anke di lizard....
ç_ç