Batman è un personaggio che abbiamo visto veramente in tutte le salse. Dalle versioni pulp più canoniche a quelle dichiaratamente parodistiche. Abbiamo visto Batman “leggeri”, destinati a un pubblico giovanissimo, e Batman sperimentali, affidati a disegnatori dallo stile non sempre convenzionale. Dall’Uomo Pipistrello tetro e armato di pistola, protagonista delle prima storie realizzate da Bob Kane, acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Abbastanza da rendere il Batman sorridente, impetuoso e ironico degli anni cinquanta un ricordo molto opaco nella memoria dei più. La crociata contro i fumetti operata dallo psichiatra Fredric Wertham, spinse gli editor del tempo a rinunciare alle atmosfere dark e a introdurre un elemento giocoso, rendendo per certi versi Batman simile al più solare collega Superman. In Italia, la calzamaglia solitamente grigia dell'Uomo Pipistrello fu addirittura colorata di rosso. Si moltiplicarono i nemici paradossali, i viaggi nel tempo e le creature giganti, con Batman e Robin che sfrecciavano in mezzo a tutto questo con la spensieratezza di un’Alice nel Paese delle Meraviglie.
Il nuovo volume "Batman: Un anno dopo", che segue la famigerata "Crisi Infinita" è una lettura discretamente piacevole, che presenta il ritorno di Batman nella sua Gotham dopo un lungo anno di assenza. Quello che impensierisce un fan dell'Uomo Pipistrello, sono le vaghe anticipazioni apparse di recente sulle pubblicazioni Planeta DeAgostini di Maggio. In sostanza, ci viene detto che dopo (a causa) della Crisi, Batman cambierà mentalità e modo di agire. "Questo volume offre un nuovo punto di vista dell"Uomo Pipistrello, un Batman molto meno cupo del solito".
Nonostante la buona volontà, non sono riuscito a trovare traccia di un cambiamento così epocale nel volume suddetto. La presenza di Harvey Dent e la sua nuova metamorfosi in Due Facce è narrata con il consueto tono pulp, e il protagonista non presenta differenze sostanziali con l'icona dark che conosciamo. Ok, è solo un antipasto. Il grande cambiamento, pare, lo vedremo sulla nuova serie mensile dedicata al Cavaliere Oscuro, quella scritta (tra gli altri) da Grant Morrison e disegnata (anche) da J. H. Williams III.
Sul sito della Planeta DeAgostini, David Hernando scrive: "Siamo di fronte all"alba di una nuova era per il Cavaliere Oscuro, in cui verranno ricordati gli errori del passato per evitare di commetterli nuovamente e con un Batman così affabile che non mancherà di sorprendere molti".
Batman "affabile"?! In che senso... e quanto? La mia non vuole essere una critica prematura, ma solo perplessità. La cupezza, il gotico, sono elementi fondamentali della natura del personaggio e l’idea di una sterzata (ancora non meglio definita) mi spiazza alquanto. Per questo torno con la memoria al Batman spavaldo che, negli anni cinquanta, distribuiva cazzotti col sorriso sulle labbra, e all'attore Adam West che di lì a poco lo impersonò sul piccolo schermo, in un'allegra giostra di bat-facezie.
Gli autori a cui è stato affidato il personaggio non sono i primi venuti, tuttavia i dubbi sussistono. Che direzione intende far prendere la DC a uno dei suoi personaggi più popolari?
Chissà, la curiosità è molta.
1 commento:
Gran personaggio Batman !
Un anno dopo l'ho ordinato ma purtroppo non è ancora arrivato al mio fumettaro... :(
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