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domenica, maggio 16, 2010

MetaDocs, Chiron, Samaritan X: archetipi con cui fare i conti

Mentre continua l'esperimento del sottoscritto, cioè il reboot del fumetto autoprodotto Chiron, l'abbattimento delle frontiere operato dalla rete ci mette ancora una volta davanti a una verità straniante. Sotto il sole non c'è nulla di nuovo. Le idee sorgono tra gli individui in luoghi geograficamente distanti, e il loro sviluppo tende solitamente a convergere generando sorprendenti collisioni. L'annuncio della serie scritta da J.M. Straczynski e intitolata Samaritan X per la DC Comics, era stata una doccia fredda. Il concetto di una struttura medica specializzata nel curare supereroi, da me concepito e messo su carta nel 2007, diventerà presto il tema centrale di una serie mainstream statunitense, firmata peraltro da un autore blasonato. Scoprire che lo spunto che tanto mi aveva entusiasmato sarebbe stato sdoganato presso il pubblico internazionale da un potentissimo colosso dell'industria fumettistica non mi aveva certo reso allegro. Ma è un normale evento ascrivibile alle dinamiche intellettuali e alla catena alimentare (sia pure in senso metaforico), e come tale va metabolizzato. Tuttavia la sorpresa continua, e la rivelazione (in realtà ovvia, come tutte le verità che fanno parte del quotidiano, e per questo sono spesso ignorate) conferma che a questo mondo niente si crea dal nulla. Soprattutto nell'ambito della fantasia, della fiction e del fumetto. Gli spunti narrativi crescono nell'immaginario dei popoli, mutano e migrano, spesso ibridandosi con altre idee. Per questo, oggi, mi trovo ad ammettere la mia ingenuità. E mi viene anche un po' da ridere pensando che Samaritan X, la serie di Straczynski, non giungerà seconda nella corsa per aggiudicarsi il trofeo di superhero medical drama, ma almeno terza. Per ora.

MetaDocs (inedito in Italia) è una serie pubblicata in America dall'etichetta indipendente Antarctic Press, che presenta - in tutti i presupposti di base - il medesimo concept che propongono sia Chiron che Samaritan X.  Miscelare, cioè, il genere supereroistico con le dinamiche dell'avventura medica in stile ER. MetaDocs, scritto da Joeming Dunn e disegnato da Rod Espinosa, è stato pubblicato nel 2006, e porta in scena (per primo?) una squadra di medici addestrati a prendersi cura di esseri con superpoteri. E' ormai chiaro che l'archetipo medico-eroe da contrapporre all'eroe-vigilante esiste già da un po' nell'immaginario di quanti leggono e fanno fumetti. Poco importa che la nascita sotto un'etichetta minore gli abbia dato poca visibilità internazionale (ma pare stia venendo presa in considerazione una versione televisiva). MetaDocs taglia, dunque, il nastro del traguardo ben prima di Chiron (anche se di poco) e di Samaritan X.  Inoltre, essendo prodotto da una casa editrice indipendente, MetaDocs presenta un universo supereroistico alternativo (esattamente come Chiron), mentre Samaritan X sarà ambientato nella stessa continuità narrativa del cosmo DC ufficiale. Un fenomeno che ci lascia interdetti, ma che riflettendo bene non dovrebbe in realtà farci stupire più di tanto. E tanto meno amareggiarci se, nel nostro paese, siamo stati tra i primi a realizzare un prodotto che si incastra in quello che è ormai palesemente un archetipo moderno.

Dopotutto, l'idea portante, con il suo connubio di generi, era commerciale e spendibile, ed era ingenuo (oltre che inutile) pontificare su cosa fosse venuto prima. Un po' come il famoso caso di Man-Thing della Marvel, nato contemporaneamente a Swamp Thing della DC. Due personaggi pressocché identici, ma dalle successive vicende editoriali molto diverse, soprattutto grazie all'intervento di Alan Moore sul secondo.
Facciamo un bel respiro. Scordiamoci assurde pretese di originalità. E vediamo di concentrarci su un altro aspetto potenziale del racconto. La sua qualità.
Un aneddoto famoso narra che la giallista Agatha Christie fu contestata pubblicamente da un lettore, il quale affermava che la trama di Dieci piccoli indiani, il suo libro più noto, fosse troppo simile a un oscuro romanzo del mistero risalente a molti anni addietro. Agatha si limitò a rispondere che un romanzo trova la sua identità soprattutto nella forma. Non tanto nella semplice fabula, ma nel modo in cui questa viene esposta, secondo la sensibilità e il talento del singolo narratore. Per questo, lo scheletro di un racconto, rinarrato all'infinito da molte voci dal timbro diverso, può sbocciare e godere di una vita florida o lasciare intravedere le ossa sotto una pelle inconsistente.
Se i sogni son desideri, dunque... ognuno li saluti con il proprio cappello. La propria classe. La propria identità. E ai lettori l'ardua sentenza.

mercoledì, aprile 14, 2010

CHIRON - Il primo numero in PDF


Andiamo, non avrete pensato che finisse veramente così?!

Niente affatto. Chiron continua. Continuerebbe anche senza di me. I suoi personaggi ormai mi assillano,  vogliono crescere e parlare delle loro storie. Il fatto che in America, la DC Comics e J. M. Strackzynsky abbiano annunciato una serie tanto simile al mio esperimento underground non arresterà il lavoro dei (primi?) medici del domani. Parliamo dei MIEI medici, che curano i MIEI supereroi. E per quanto, in futuro, i
confronti con il lavoro di Strac e il suo Samaritan X saranno inevitabili, la gara resta aperta. E da questo momento è un confronto tra idee in libertà e applicazione commerciale, tra progetto italiano indipendente e colosso statunitense. Affronto la questione del concept in comune con la serie annunciata recentemente da Strackzynsky nella nuovissima prefazione che troverete in apertura in questa versione pdf del fumetto. Fantasticare su beghe legali sarebbe puerile oltre che impraticabile. Il mondo del fumetto, in realtà, è zeppo di tematiche speculari e parentele misconosciute ai più. Basti ricordare su tutti il popolarissimo Spawn di Todd McFarlane, cugino commerciale del molto meno noto e underground Faust di David Quinn e Tim Vigil (che a sua volta, nel look del personaggio, ricordava una sorta di Wolverine demoniaco). Le due serie rimangono comunque imparagonabili, per contenuti, stile, pubblico, e secondo alcuni... anche per l’interesse.


Dopo un breve periodo di riflessione, Chiron rilancia. E lo fa proponendosi come fumetto elettronico, gratuito, impaginato in pdf (sempre dall’impagabile Maurizio Clausi) e liberamente scaricabile. Il restyling prevede una riduzione del numero di pagine rispetto alla versione su carta (più simile a un comic book americano, insomma) e il ripristino di sequenze tagliate, un parziale rimontaggio e qualche eventuale ritocco nei dialoghi. Per il resto, l’aria è cambiata. E’ cambiato il sottoscritto, e cambia il modo di presentarsi. Basta con inutili fumi pseudoprofessionali. Il mio lavoro è spontaneo. Sono un aspirante sceneggiatore che ha lavorato per il teatro, come giornalista televisivo e cartaceo. Il disegno è naif, con echi pop secondo alcuni. E aspettatevi di dover leggere. Leggere una storia, insomma, fatta di dialoghi e non solo di onomatopee a base di SMACK, CRASH e GULP. Inoltre, se amate i fumetti solo per i disegni spettacolari... o meglio, un certo stile di disegno... se secondo voi, come molti clienti della fumetteria che frequento, ritenete che Marjane Satrapi, Ralf Konig e Art Spiegelman, come illustratori debbano andare alla striglia... Beh, risparmiatevi la fatica del download. Non rompetemi più gli zebedei con la frase schizzinosa che non leggete un fumetto quando i disegni non vi piacciono. Sembra di sentire un bambino viziato che rifiuta un libro perché non ci sono le figure. Legittimo, per carità. Ma se proprio non avete voglia di leggere, sappiate subito che non sono il vostro tipo.


Se invece volete divertirvi, e avete un concetto più profondo dell'idea di lettura, se volete scoprire personaggi con una vicenda in crescita, esplorare un universo di supereroi bizzarri e ironici, ma anche pieni di mistero e fare qualche riflessione stimolante sul fumetto di genere... potreste trovarvi nel posto giusto. Questo è l’underground, questo è lavorare per passione, senza attendere compensi o l’attenzione di chicchessia. Siamo in una zona franca. D’ora in avanti, Chiron non costerà altro che i minuti necessari a effettuare il download.
Siete tutti invitati a leggere (o rileggere) questo bizzarro fumetto (quasi) supereroistico. Se sarà di vostro gradimento, passate il file pdf ai vostri amici, segnalate il link, condividetelo su Facebook e diventatene fans. Ve ne sarò grato. E se troverete il tempo per lasciare un commento presso il blog, ancora meglio.
Che altro aggiungere? Chiron, fumetto elettronico, è qui. E’ tornato e andrà avanti. Spero vi faccia piacere. Ora non dovete fare altro che cliccare su uno dei link più in basso.
 Buona lettura.


Adobe Acrobat Reader 7.0 in italiano

 


lunedì, marzo 29, 2010

C'è un futuro per Chiron?

Si dice che i sogni finiscano al mattino. Solo che il mattino non arriva per tutti alla stessa ora. Così come la fine dei sogni, o perlomeno una parte di essi. Insomma, nessuno ti avverte di quando ti troverai con le spalle al muro, con un sospiro nel petto e una gran voglia di dire... basta così.
Gestire un blog è un'attività ambigua e spesso mutevole. A volte si parte con l'intenzione di usarlo come un vero e proprio diario personale. Di frequente, lo si trasforma in vetrina per le proprie passioni o ambizioni. Insomma, uno strumento promozionale per quanto si produce, o si vorrebbe produrre. Negli ultimi due anni ho lasciato molto spazio alle recensioni, prevalentemente fumettistiche e cinematografiche, e al riverbero della mia attività su Fantasy Magazine e FumettidiCarta. Ma ho dato soprattutto spazio al progetto Chiron, e a tutte le piccole iniziative a esso collegate. Fumetto autoprodotto, sogni da quarantenne con sindrome di Peter Pan, e tante, forse troppe parole. Di Chiron sono stati prodotti (anzi, autoprodotti) due numeri, entrambi presenti alle ultime due fiere di Lucca. L'idea dell'ospedale per superumani che fondesse i ritmi del medical drama televisivo con le vicende surreali di un mondo supereroistico m'era sembrata avvincente, spingendomi a occuparmene in modo costante tra il 2008 e il 2010 sia come sceneggiatore che disegnatore. Quest'ultimo, in modo parecchio naif. Ma nell'underground sono soprattutto l'entusiasmo e le idee a contare. O così pensa qualcuno.
E' strano, quindi, tornare a usare questo spazio in termini di diario personale. Spazio per fermarsi e chiedersi quanto senso abbiano avuto gli ultimi due anni di lavoro. Preziosi, sicuramente. Preziosi per fare infine i conti con la propria vita, la propria età, e chiarirsi una volta per tutte che certi obiettivi è meglio che restino nella sfera dell'intrattenimento. E' facile ricordare la celebre favola della volpe e dell'uva. Quest'ultima è acerba se non riusciamo a raggiungerla. Ma è pur vero che continuare a saltare a vuoto, per anni, ti rende soltanto vecchio e acciaccato. Nel frattempo l'uva, non solo matura, ma marcisce. Come i tanti altri frutti saporiti che hai trascurato, là, con il muso all'aria, contemplando quella stupida uva.
E' il caso, alla fine della fiera, di cercare gioia di vivere altrove, e mettere la parola fine ad avventure che rischiano di trasformarsi in mere ossessioni. Vissuto all'ombra di un genitore che ha trascorso la maggior parte della vita a ricordare successi di gioventù senza più andare da nessuna parte, non voglio oggi seguire la medesima strada. Il Chiron Center chiude già i battenti? Non lo so, ma a questo punto mi sembra difficile il contrario.
Il punto della questione è il seguente. Nell'ambito del fumetto seriale, forse di tutto ciò che è creativo, non si può perder tempo. Un'idea, se valida, va registrata, venduta, utilizzata. Altrimenti maturerà, invecchierà, e sarà colta da una volpe più agile ed esperta. E' notizia di questi giorni, in casa DC Comics, che lo scrittore J.M. Straczynsky firmera la serie Samaritan X. Una saga che avrà per protagonista uno staff medico composto da persone ordinarie ma qualificate a curare le patologie derivanti dalle attività dei supereroi. E' quasi commovente vedere come Straczynsky, nei comunicati ufficiali, stia usando parole tanto simili alle mie per presentare questo nuovo progetto della DC. Che dovrei fare? Andare avanti nel mio piccolo mondo autoprodotto mentre un'idea professionale guadagna terreno negli Stati Uniti non mi sembra avere molto senso. Non ci vorrà troppo tempo, e Chiron apparirà la copia carbone di un lavoro concepito oltre oceano. Come pretendere di raccontare un'altra volta la storia di personaggi divenuti popolari con il crisma dei colossi commerciali americani? Tutto apparirebbe preso in prestito, e il lavoro di citazione già presente nella serie apparirebbe come una pura clonazione. E' triste, ma funziona così. Largo a Samaritan X, allora. Mi resta la consolazione che evidentemente doveva trattarsi di una buona idea.
Peccato, perché la carne al fuoco era molta, e l'avventura sarebbe potuta procedere in modo divertente. Se quanti mi hanno seguito finora lo desiderano, potrei pubblicare qui delle schede che sveleranno che cosa sarebbe successo a determinati personaggi, che cosa nascondevano e quale sarebbe stato il punto di arrivo del racconto. Se lo desiderate, fatemi sapere cosa pensate di Chiron e di questi ultimi sviluppi. E non prendetevela troppo. Mr Straczynsky farà sicuramente un ottimo lavoro.

martedì, ottobre 06, 2009

Chiron a Lucca 2009 presso lo stand di Cut-Up

E' ufficiale. Anche quest'anno, CHIRON sarà a Lucca Comics and Games, edizione 2009, presso lo stand della Cut-Up. Ad aspettarvi troverete entrambi i numeri finora prodotti, intitolati "Mali estremi" e "La sindrome di Pandora".
Un ringraziamento sentito a Luca e a tutti coloro che sostengono quest'avventura a fumetti.

lunedì, luglio 13, 2009

Chiron: Rassegna Stampa


Continua l'avventura di Chiron, il mio fumetto autoprodotto giunto già alla seconda uscita. Chi frequenta questo eremo sa già che il menu prevede supereroi, medici con segreti, goliardia, passione per il fumetto classico, underground e tanta voglia di sperimentare.
I colleghi di Fantasy Magazine, che ringrazio, hanno dedicato a Chiron una nuova recensione e intervistato il sottoscritto che per la prima volta toglie la museruola e dice tutto quello che gli ronza nella trebisonda. Va da sé che tutti i lettori di questo blog sono invitati a leggerle sul loro giusto luogo di pubblicazione, cioè Fantasy Magazine.

Ecco quindi la recensione di "Chiron n. 2: La sindrome di Pandora" firmata da Emanuele Manco.

E l'intervista all'autore: Filippo Messina.

Un grazie sentito a chi segue e apprezza il mio lavoro.

lunedì, giugno 01, 2009

Chiron: enter... Davide Enia






Non è certo una rarità incontrare volti noti tra le pagine di un fumetto. Soprattutto di attori cinematografici e televisivi, chiamati a prestare le loro fattezze a un personaggio di solito centrale. La tradizione è prevalentemente italiana. Il fumetto nostrano è da sempre ricchissimo di eroi di carta con le sembianze di stelle dello spettacolo. Basti pensare a Diabolik e all’attore Robert Taylor. O a Peter O’Toole, che ispirò i lineamenti di Alan Ford. Le serie dell’editore Sergio Bonelli, da molti anni, ha fatto di questo cliché un marchio di fabbrica, presentando (dopo Dylan Dog, che deve i suoi lineamenti a Rupert Everett) una nuova generazione di eroi modellati sui volti di Ralph Finnies, Daniel Day-Lewis, Jeremy Irons. Ma anche altrove fumetto e spettacolo vanno da tempo a braccetto. La disegnatrice Michela Da Sacco utilizza questo vezzo come un simpatico gioco con i propri lettori, inserendo nei suoi fumetti sia comparse che protagonisti dalle facce non proprio anonime.



Chiron”, di Filippo Messina, è un fumetto di confine. Parla di supereroi, ma questi si muovono per lo più ai margini del racconto. Narra di complotti, scienza e soprannaturale, è vero. Ma facendone risaltare l’aspetto grottesco a fianco di quello avventuroso. E da fumetto sperimentale, se gioca con i cliché del genere è per stravolgerli in modo provocatorio. L’autore aveva già chiamato alcuni autori del fumetto siciliano a sfilare lungo la passerella del primo episodio, e in una singola tavola avevamo intravisto di sfuggita una sagoma trasandata che oggi, nel secondo numero della serie, conquista decisamente la ribalta. Ancora una volta, dunque, un attore di popolarità emergente regala la faccia all’immagine disegnata. Ma non parliamo di cinema, stavolta, o di serial TV. Ma di teatro. Quello di narrazione, lo spettacolo del One Man Show. In particolare del teatro in lingua siciliana, nutrito dalla tradizione del “cuntastorie” e dai suoni storici dell’Isola. Così Davide Enia, attore-autore palermitano, impostosi sui palcoscenici di tutta Italia con titoli come “Maggio ‘43”, “Italia-Brasile 3 a 2” e più di recente con “I capitoli dell’infanzia”, entra ufficialmente nell’ospedale dedicato alla cura dei supereroi. E non può che farsi subito notare. 


Davide Enia, con la sua silhouette dalla statura modesta, l’eterno ghigno da Joker sotto cocaina e il ciuffo di capelli castani alla Tin Tin, eternamente eretto senza l’ausilio di gel alcuno, sembrava essere nato apposta per trasformarsi in fumetto. E in un fumetto anticonvenzionale come “Chiron”, la sua sagoma caratteristica trova la sua naturale collocazione. Inoltre, alcuni vezzi linguistici dell’attore e dell’uomo Davide Enia seguiranno l’evoluzione del personaggio che interpreta sulle pagine di “Chiron”: Amedeo Polandrini, il misterioso e imbarazzante erede della Fondazione che sovvenziona l’ospedale per superumani, e che nell’ombra ne tiene le fila. Un personaggio ancora una volta in bilico tra ironia e mistero, con un passato sconosciuto e un futuro tutto da scoprire. La ciocca verticale di Davide Enia fende le pagine di “Chiron” come la pinna di uno squalo la superficie dell’acqua. Quasi sia venuto al mondo per bucare la pagina letterata come la quarta parete teatrale.


I lettori di “Chiron” vedranno pertanto il popolare attore palermitano flirtare con le dottoresse e un avvocato che ha le sembianze di Cameron Diaz. Incontrarsi con Leo Ortolani, celebre autore di Rat-Man, qui nel ruolo del medico d’assalto, opportunamente ribattezzato Teo Vegani. Ma soprattutto Polandrini-Enia introduce una sottotrama fondamentale. Quella che porterà il lettore a conoscere poco per volta la vera origine del Chiron Center, e di ciascuno dei misteriosi medici reclutati negli anni dalla fondazione. Il cast di “Chiron” si propone di mettere in scena uomini e donne dall’aspetto vario, distaccandosi dalla regola che vorrebbe tutti i personaggi principali simili a fotomodelli. Amedeo Polandrini, con il suo look casual e la chioma arruffata di Davide Enia, fedelmente ispirati alle epifanie teatrali e urbane dell’attore siciliano, presenta un’ulteriore variante nel mito dell’anti-eroe. Un viveur tascabile, facoltoso e dai modi irritanti, ma custode di un segreto cruciale. Il bene e il male, anche e soprattutto nel racconto di genere supereroistico ormai non esistono più. Esistono intermedi arazzi di grigio, dove la morale si fa indistinta, dove il potere tenta e i ruoli di eroe e criminale possono essere scambiati. Come recita il famoso aforisma di Friedrich Nietzsche: «Quando guardi a lungo nell'abisso l'abisso ti guarda dentro.». Adagio citato dal grande Alan Moore in uno dei primi capitoli di “Watchmen” e successivamente in molti racconti fantastici, ma curiosamente ripreso proprio dal Davide Enia autore nel suo recente “I capitoli dell’infanzia”, e legato alla fiaba popolare irpina dell’Aucello Grifone. Davide Enia ha guardato in quell’abisso. E l’abisso lo ha agguantato, e risucchiato nell’ambigua metropoli di Pazzorre, tra mutanti, mostri e mad doctors. La superhero-medical drama, come qualcuno ha definito “Chiron”, ha adesso il suo personale "padrino". Ma chi è veramente? Per conoscerlo meglio, scoprire i suoi giochi, e vedere ancora Davide Enia alle prese con supereroi in crisi ed eccentrici scienziati, dovremo attendere i successivi episodi di “Chiron”.


Chiron può essere richiesto a Delos Store, o essere acquistato presso la fumetteria AltroQuando in via Vittorio Emanuele 143 a Palermo.


venerdì, maggio 29, 2009

E' uscito Chiron 2


E' con piacere che posso finalmente annunciare l'uscita del secondo numero di Chiron, intitolato "La sindrome di Pandora". Dopo tanto lavoro e attesa, la seconda fase di questo esperimento fumettistico underground è iniziata. Chi ha letto il primo numero ritroverà i personaggi che ha già imparato a conoscere e ne incontrerà di nuovi. Alcuni misteri entreranno nel vivo, alcuni inizieranno a dipanarsi e altri ancora se ne presenteranno, sempre a cavallo tra una conduzione grottesca e il tono avventuroso del genere supereroistico. Come sempre la "stazione" di partenza per Chiron rimane la fumetteria AltroQuando, in via Vittorio Emanuele 143 a Palermo.
Grazie a quanti seguono Chiron e un caloroso benvenuto a chi si accosterà alla lettura della serie per la prima volta.


CHIRON può essere richiesto a Delos Store, o essere acquistato presso la fumetteria AltroQuando, in via Vittorio Emanuele 143 a Palermo.

venerdì, maggio 08, 2009

Chiron su Facebook

Mentre il secondo numero di "Chiron" (La sindrome di Pandora) è in tipografia, e il sottoscritto aspetta di poter vedere e firmare le bozze di stampa, l'ospedale per supereroi più pazzo del mondo è approdato su Facebook, con una pagina dedicata a tutto ciò che lo riguarda. Un ringraziamento sentito a quanti ne sono già diventati "fan" secondo l'abituale meccanismo proposto dal social network. Un modo semplice per sostenere questo fumetto indipendente che prende forza soprattutto dalla simpatia e dalla passione di chi lo apprezza e divulga.
Un benvenuto, dunque, a chi ha già sottoscritto la pagina, e un invito caloroso agli utenti Facebook che ancora non l'hanno visitata.

martedì, aprile 21, 2009

CHIRON: Il Ritorno

Dopo una lunga, ma giustificata assenza, eccomi tornare sul blog con una notizia definitiva. "Chiron 2: La Sindrome di Pandora" è finalmente terminato. La revisione dei testi (operazione che ha un inizio, ma non sempre una vera fine) ha preso più tempo del previsto. Alcuni dei nuovi personaggi hanno fatto letteralmente pressione sull'autore pretendendo che venisse loro modificato il nome. I dialoghi hanno mutato registro più volte, e i neuroni del sottoscritto hanno dichiarato lo sciopero a oltranza. Ora, per fortuna, la fase più laboriosa si è conclusa. Francesco Gambino ha colorato un'altra copertina psichedelica, e la palla passa adesso al buon Maurizio Clausi che si occuperà anche stavolta di impaginare il tutto. Fatto questo, parleranno i preventivi di spesa, i tempi tipografici, il portafogli e così via.
Ricordiamo per chi si sintonizza solo adesso, che "Chiron" è un fumetto di supereroi descritti secondo una chiave underground, che spigola tra i mille archetipi del genere e li integra in un universo grottesco e fitto di misteri che segue un modello seriale televisivo. L'illustrazione di copertina, anche per questo secondo numero, si rifà allo stile surreale usato da Luigi Corteggi su certe cover dei vecchi albi dell'Editoriale Corno (a loro volta in parte debitori alle copertine di Karel Thole). Stavolta l'argomento sono i chakra, intrecciati con il mito di Pandora (che dà titolo all'episodio). I colori di Francesco Gambino, luminosi e ipnotici, rispettano fedelmente l'iconografia dei "sensi spirituali" della filosofia indiana, che qui vediamo sfuggire dal cranio scoperchiato di un umanoide.

Il numero uno di "Chiron", intitolato "Mali estremi", presentava un ospedale interamente volto alla cura dei superumani e delle patologie collegate alle azioni dei vigilanti. Una sorta di E.R. (ma qualcuno - e forse a ragione - ha notato maggiori similitudini con "The Kingdom") che incontra i supereroi. L'idea di partenza ha riscosso una discreta simpatia, così come alcuni dei protagonisti possono già contare alcuni fans personali. Ma il vero giro di boa avverrà adesso. Non appena il secondo numero andrà in stampa. Un fumetto autoprodotto, soprattutto se si propone come un titolo seriale, deve assicurare una continuità nel tempo per sperare di essere preso sul serio. Che dire, quindi? Che sono stanco morto, ma pieno di voglia di iniziare a lavorare al terzo capitolo. Garantisco a quanti mi seguono che se ne preparano delle belle.

mercoledì, ottobre 08, 2008

Chiron... in progress!

E’ già trascorso un anno. Lo so, è tanto. Un’eternità. E alcuni tra quelli che hanno apprezzato il mio lavoro sono anche un po’ incazzati. Non hanno torto, ma tant’è. Un ex giornalista che si inventa autore di fumetti dopo i quarant’anni e si sforza di disegnare una saga supereroistica attingendo all’underground e al pop, necessita di tempi generosi. Del resto faccio tutto da solo, e conciliare sceneggiatura e disegno con i ritmi della sopravvivenza non è sempre facile. Ad ogni modo, il secondo capitolo di “Chiron” è a metà strada. Il bambino cresce e già scalcia nella mia pancia pelosa. Il pupo non vede l’ora di andare per il mondo sulle sue gambe. Quindi, tranquilli, c’è già chi mi sta col fiato sul collo. Come ho già scritto in passato, non ho particolari aspettative né inseguo chimere. Desidero solo raccontare una storia, parlare di supereroi come piace a me, flirtando col grottesco e col noir, citando, storpiando e baloccandomi con situazioni classiche del genere. Ho iniziato questa avventura escludendo a priori l’ipotesi di una pubblicazione on line. In effetti, la narrativa e i fumetti da leggere su Internet sono talmente numerosi da essere quasi invisibili. Questo mi ha spinto a optare per un’autoproduzione cartacea, e così sarà anche per questo secondo numero. Poi chissà! Potrei sempre cambiare idea, e invito tutti a farmi sapere cosa pensano al riguardo. Il Chiron Center, l’ospedale per metaumani sta per riaprire le porte, e i misteri sono ancora là che attendono. L’enigma sul passato del severo dottor Cristobal Sanchez è fitto, ma che diavolo sta combinando il buon Nishikawa? Chi ha assassinato Santi Asgard, e per chi lavora veramente il vendicativo Gervasio Blitt?
Le piccole anteprime che corredano questo post non risponderanno a nessuna domanda, ma spero facciano ugualmente cosa gradita a chi guarda con interesse alla mia produzione fumettistica. “Chiron n. 2: La Sindrome di Pandora” sta prendendo forma, e divulgare queste prime immagini è un impegno a continuare il lavoro in modo costante.
Un grazie di cuore a tutti quelli che mi leggono con interesse e affetto.

martedì, aprile 01, 2008

Chiron al Cartoomics 2008

Ognuno tenta di ritagliarsi la propria piccola fetta di visibilità come può, a seconda soprattutto delle possibilità e dei mezzi. Per questo devo ringraziare gli amici (quelli veri) come il buon vecchio Pispolo, che si danno da fare perché "CHIRON" appaia (proprio come un fantasmino) nelle occasioni più disparate. Ecco, dunque, "CHIRON" al Cartoomics di Milano 2008. E ancora grazie a tutti coloro che lo hanno letto e supportato.

martedì, febbraio 12, 2008

CHIRON A MILANO

"CHIRON", il mio fumetto che racconta le vicende di un gruppo di strani medici specializzati nella cura dei supereroi, continua la sua avventura. A piccoli passi, ma in modo incoraggiante.
"CHIRON" è un fumetto autoprodotto, e in quanto tale è ancora alla ricerca di una distribuzione adeguata e di qualcuno che ci creda abbastanza da contribuire a pubblicarlo. Fuori della Sicilia, sua terra di origine, è apparso timidamente all'ultima edizione di Lucca Comics and Games, e ora - grazie all'amico Pispolo, ha fatto un'apparizione anche al recente 4° Salone del Fumetto & Videogames di Milano.
Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno seguito in questa impresa fumettistica, che hanno letto "CHIRON" e che attendono l'arrivo del secondo capitolo (al quale sto attualmente lavorando).
Un ringraziamento particolare va a Pispolo per la collaborazione e le foto scattate al salone di Milano.

venerdì, gennaio 18, 2008

CHIRON 2: di nuovo in pista

L'esperimento è riuscito. Senza ubriacature o rodomontate fuori luogo, il primo numero di "Chiron", autoprodotto sotto l'etichetta "Freak Show", è stato apprezzato. I misteri del Chiron Center, controversa struttura sanitaria dove si curano supereroi e si indaga su patologie fuori dal comune, sono riusciti a sedurre un numero sufficiente di lettori perché mi rimettessi al lavoro. Non parliamo ovviamente di tirature vertiginose, ma di un risultato abbastanza incoraggiante da proseguire l'avventura. "La sindrome di Pandora", questo il titolo del secondo episodio, è attualmente tra le mie priorità. Rivedremo in azione Tregenda, il "Batman" del "chironverso", sapremo qualcosa di più su medici, infermiere e sui loro antagonisti. Cominceremo a capire meglio chi è il nemico che si annida nell'ombra, ma soprattutto debutterà un nuovo personaggio a cui tengo moltissimo.
Chi? Niente da fare, è ancora top secret.
Se da un lato mi è toccato sentirmi dire da qualche grillo parlante svaporato che il momento per esordire nel campo dei fumetti è sbagliatissimo (chi pensa che a quarant'anni suonati io mi illuda di vivere così, è più visionario di me), l'incoraggiamento è venuto da quanti mi hanno detto di essere rimasti conquistati dalla trama labirintica e dalla fattura dei dialoghi. Un po' "E.R.", un po' "The Kingdom" e tanti riferimenti ai classici supereroistici di casa Marvel e DC. Con mia grande sorpresa, ci sono stati lettori che hanno apprezzato anche il mio strano modo di disegnare.
Beh, naturalmente ne sono felice. Non ci credo ancora del tutto, ma sono sulla buona strada.
Tutto sommato, nonostante i limiti, credo di avere un vantaggio. Sono un totale outsider. Scrivo e disegno quello che mi va. E non credo sia poco.
Questo post è per ringraziare quanti hanno acquistato e letto il primo numero di "Chiron". Se la saga dei "super-medici" andrà avanti, è soprattutto merito loro.

venerdì, novembre 23, 2007

Chiron: Pillole 2

Eccoci giunti alla seconda somministrazione delle "pillole di Chiron". Brevi flash ambientati prima dell'inizio della serie di cui è disponibile il primo numero stampato sotto il marchio "Freak Show". "Chiron", ricordiamo, è una serie supereroistica in cui i protagonisti sono un'equipe medica specializzata nella cura delle patologie legate alle attività dei superesseri. Fanno loro da contorno una vasta schiera di comprimari, ciascuno con la propria storia.
Buona lettura.

Fare clic sulle anteprime per ingrandire








lunedì, novembre 12, 2007

CHIRON: Pillole 1


"CHIRON: PILLOLE" è una produzione parallela alla serie "Chiron", del quale è fresco di stampa il numero uno, autoprodotto sotto il marchio "Freak Show". Si tratta di vere e proprie "pillole" fumettistiche. Cioè storie brevissime (due tavole o una soltanto) legate al mondo e ai personaggi della serie madre, ma ambientate prima dell'inizio della saga.
Queste "pillole" hanno la funziona di un antipasto e nello stesso tempo di una nota a margine. In questi flash a fumetti potremo vedremo che cosa facevano i medici e i collaboratori del Centro di Igiene Metaumana prima degli eventi narrati nell'episodio pilota. Farci un'idea più dettagliata dei loro segreti, dei loro caratteri e delle loro relazioni. Sappiamo che queste persone sono addestrate a curare i supereroi. Ma chi si prende cura di loro? E come appaiono nel loro privato, quando i camici sono stati riposti? Un poco per volta, complice una semplice pillola, sbirceremo dalla serratura dei dottori, delle infermiere, e osserveremo più da vicino la folla di ambigui personaggi che li circonda.
"Chiron" è apparso a Lucca 2007 e può attualmente essere richiesto alla fumetteria AltroQuando di Palermo.


Fare clic sulle anteprime per ingrandire








domenica, novembre 11, 2007

Piccole soddisfazioni

Il cammino del primo numero di "Chiron" continua con tutte le incertezze e le piccole grandi gioie tipiche per un fumetto autoprodotto. Tagliato il traguardo di una veloce apparizione a Lucca Comics 2007, limitata - aimé - dalla forzata assenza dell'autore, che non ha potuto così seguire e sostenere la propria creatura personalmente. Le vendite cittadine presso la fumetteria AltroQuando di Palermo sono piuttosto incoraggianti, mentre si sta pensando a una distribuzione nel nord Italia.
Ad ogni modo, la soddisfazione più grande, finora, m'è venuta da un'acquirente che non conoscevo. Una giovane cliente della fumetteria che, ignorando di parlare con l'autore, ha detto di apprezzarne i disegni, aggiungendo candidamente di trovarli "belli".
Può sembrare scontato, ma non lo è. Considerandomi prima di tutto uno scrittore, mi sono dedicato al progetto "Chiron" con molte incertezze. Il mio disegno è naif, ammiccante all'underground e per molti versi in contrasto formale con le linee basi del racconto (supereroistico) che sviluppa. Ero infatti abituato a sentirmi dire che il mio disegno è "interessante", "particolare", "alternativo". La parola "bello" riferita al mio lavoro, non l'avevo ancora sentita. E merita pertanto di essere registrata in questo diario di viaggio.
Dopotutto, "bello" è ciò che ci emoziona, al di là dei canoni omologati della nostra cultura di massa. Realizzando "Chiron", e immaginando un mondo di supereroi e di medici addestrati a curarli, mi sono chiesto quali strade potevano essere percorse per tentare lo svecchiamento di un genere così sfruttato. Alla fine ho pensato che se la linea "Ultimate" della Marvel aveva scelto la cattiveria e il cinismo per vestire di "realtà" i propri eroi classici, un aspetto altrettanto intrigante poteva essere la chiave grottesca. Non una lettura parodistica, ma un ritratto agrodolce (e un po' goliardico) dei temi epici che già conoscevamo.
Riflettiamo. Nel mondo reale, i superumani, con i loro costumi strampalati, i nomi di battaglia e compagnia danzante, oscillerebbero inevitabilmente sul filo della comicità, mischiando spesso dramma e ironia in modi imprevedibili. E allora perché no? Perché non mostrare gli eroi da lontano, visti da chi li cura, da chi li spia, ammirandoli o detestandoli, e rappresentare i loro tic con tutte le deformazioni del caso? Questo senza rinunciare all'avventura, al mistero e all'azione. Mi è stato anche chiesto come mai, nelle pagine di "Chiron" quasi tutti i personaggi maschili fossero di taglia corpulenta. Beh, ho risposto che, a pensarci bene, non mi sembra più strano di un fumetto di supereroi standardizzato, dove uomini e donne sono tutti body builder e top model. Guardandomi intorno, per la strada, nei grandi magazzini, alla stazione, ritengo di scorgere più personaggi somiglianti al cast di "Chiron" che alle silhouette di Psylocke o di Gambit. Qualcuno insinua che tutti i personaggi del fumetto assomiglino alla stazza del sottoscritto. Può darsi, ma il punto cruciale è questo: la nostra realtà è un continuo mix di serietà e ironia, a volte esplosivo e incontrollabile.
Questo volevo rendere con il mio strano disegno elettronico. Spero di essermi avvicinato all'obbiettivo. Sentir dire da una lettrice occasione che le mie tavole sono "belle", è quindi un piccolo grande premio che accetto con gratitudine.

lunedì, ottobre 22, 2007

Habemus CHIRON!

Squillino le trombe. Si stappi lo spumante. E' ufficiale. E' nato. "Chiron", l'episodio pilota, è tra noi. Un albo spillato di quaranta pagine dove i bizzarri medici con il pesante onere di curare i supereroi mettono per la prima volta mano ai ferri del mestiere. L'emozione è inevitabile. Si tratta del primo fumetto autoprodotto a presentare il marchio "Freak Show" e il primo progetto fumettistico realizzato dal sottoscritto con intenti a lunga gittata. Dopo aver strisciato su questo pianeta come autore teatrale, giornalista, narratore, fanzinaro, il vostro eroe ha speso l'anno trascorso per forgiare questa strana creatura di carta. Il risultato tipografico è più che dignitoso. Una copertina lucida, vagamente psichedelica per un fumetto che costerà solo 3 euro, e che probabilmente apparirà in quel di Lucca durante l'imminente fiera del fumetto.
Naturalmente, il primo luogo dove reperirlo sarà la fumetteria AltroQuando di Palermo. Ulteriori strade stanno venendo attualmente valutate.
Non mancheranno occasioni per tornare sull'argomento e valutare gli sviluppi di questa avventura. Nel frattempo, mi sembra doveroso ringraziare quanti hanno partecipato, in modo più o meno diretto, alla realizzazione di questo primo numero: Francesco Gambino, Maurizio Clausi, Salvatore Rizzuto Adelfio, Mauro Padovani.

Non mi resta che dirmi da solo "in bocca al lupo". E che "crepi" senza indugio.

lunedì, settembre 24, 2007

Lavori in corso

Ho appena firmato le bozze di stampa. Il primo episodio di “Chiron” è attualmente in tipografia e presto, io e la mia "creatura", saremo chiamati a misurarci con gli umori del pubblico. E’ addirittura scontato dire che questo primo passo sul terreno accidentato del fumetto italiano mi mette addosso un po’ di ansia. Tutto è stato coraggiosamente inventato. Come un essere mostruoso messo insieme in un fatiscente laboratorio da uno scienziato pazzo, in pressoché totale solitudine e in preda a un raptus creativo molto simile a un trip allucinogeno. Un’autoproduzione che si presenterà sotto un marchio personale chiamato (pensa un po'): Freak Show, e che mi è costata non pochi sacrifici, sia in termini d’impegno che economici. E’ curioso notare come “Chiron” si affaccerà alla ribalta contemporaneamente a “Maschere”, altro fumetto supereroistico interamente prodotto a Palermo dall’Associazione Alex Raymond con le firme di Antonio Panepinto e Quirino Calderone. Debutto che potrà comunque giovarsi di maggiori risorse promozionali rispetto al mio piccolo Frankenstein di carta. Un accostamente intrigante, ma che si esaurisce nella vicinanza dei generi e nella presenza tra le sue pagine di personaggi con superpoteri, giacché approccio narrativo e forma sono affatto differenti. Se gli autori di “Maschere”, come si legge nelle recenti interviste, si propongono di infondere un sapore italiano a un genere classico di matrice statunitense senza tradirne le regole, “Chiron” è un fumetto dagli intenti forse più sperimentali. Anzi, direi che è un prodotto fottutamente strano.

Forse non è neppure esatto definirlo una storia di supereroi, ma un cocktail di generi pulp, con un retrogusto avventuroso e una spruzzatina di satira. “Chiron” si colloca in una zona d’ombra, intermedia tra il fumetto popolare e l’underground, attingendo per le proprie meccaniche narrative ai più recenti serial televisivi e ricorrendo a un linguaggio (grafico e scritto) spesso grottesco, al limite del parodistico. E questo nonostante la vicenda che racconta sia decisamente noir. Persino i nomi di alcuni protagonisti risultano uno sberleffo agli omologatissimi cliché che pretendono sempre personaggi dalle generalità anglofone e musicali, eroi giovani e slanciati, bad girls prodotte in serie. La collocazione geografica in un immaginario stato cosmopolita (del quale si scoprirà di più a mano a mano che la serie andrà avanti) permette giochi linguistici e allusioni caricaturali molto stimolanti. “Chiron”, insomma, è il fumetto di supereroi che piacerebbe leggere a me. Grezzo, senza filtri commerciali, un pulcioso ma vivace cane sciolto. Un divertimento fuori degli argini, che se ne frega delle logiche di mercato. Insomma, un ragazzo selvaggio che dovrà imparare a camminare eretto.
O anche a spiccare il volo. Perché no?